Una grande "ristampa" dal n.1 di ADENOIDI del Maggio 1988
IL PERCHE' DELLA VITA...
Il perche' della vita, il percome il quando e ante altre
stronzate il come siamo fatti il senso delle cose il tutto
perche' io non sapevo nulla non mi piaceva nulla tutto era
inequivocablmente vuoto tuto mi restava indifferente no! era la
mia prima parola e l'ultima in somma stavo sull'anima a tutt-i
anche agli animali. E' sicuramente cosi' perche altrimenti come
spiegare quel comportamento strano di quel narvalo di piu' di
quindici tonnellate che fila a una velocita' di venticinque nodi
io, io veramente a raccontarlo ancora non ci credo. Uel figlio di
puttana mi si era accostato di proravia io non l'avevo nemmeno
cacato ma chissene frega dicevo ma questo che vuole ga tanto il
furbo perche' quelli di una baleniera del'alaska l'avevano
lasciato perche' troppo veloce e forte quel fig-lio di puttana
aveva tre arpini sotto pancia e se ne fregava altamente io, io,
adesso gli monto sopra con la mia prua rompig hiaccio e gli ficco
due arpini esplosivi nella testa, macche' quello mi si ficca
sotto e mi alza la prua di un metro sull'acqua mi gira la barca
con tutte le vele in coperta mi sa•ta tutto il boma attraversa
lo specchio di poppa e per poco non mi ammazza io , non so che
fare questo ce l'ha con me per la prima volta dopo Moby Dik
questo mi da la caccia sono solo in questo oceano indiano solo
questa bestia incazzata tiro su tutto tre fiocchi randa maestra
e albero di mezzana la goletta fa ora venti nodi potrei battere
un aliscafo nulla il narvalo ha sempre la coda davanti a me ma
come fa con quei arpini nela pancia dovrebbe buttare piu' sangue
che aria e soffia e riecco sotto m i rialza la prua e mi gira di
nuovo dove vai mi sembra dire, e' come se giocasse con una
tartaruga apena mi allontano mi riporta indietro mi vuole finire
dopo che si e' divertito un po se mi fermo mi spezza in due devo
andare sempre piu' veloce quel fiogliodi puttana io gli sparo un
arpione appena riemerge me come faccio sta fuori appena trenta
secondi e con queste onde ora sono di nuovo a venti nodi tuto
aperto, quel maledetto e' ancora davanti a me con quel soffio
devi soffiare sangue non acqua, sto facendo rotta verso le
secche davanti al madagascar ma quello non mi ci manda e difatti
eccolo qui che mi g ira di nuovo non devo fermarmi non devo non
devo ricazzare tutte le vele ma quello mi aspetta e come riparto
mi gira di nuovo niente non g iro piu' mia ha spezzato il timone
governo con le vele fiochi a drita e randa a mancina lui sempre
difronte ora mi guarda con occhi strani vado lento lo vedo
alontanarsi ora mi spezza ora, prendo l'autogonfiabile e aspetto
glisparo il primo arpone su quela faccia schifosa niente a cinque
metri un altro quindi tonnellate mi si infilano sotto la barca si
g ira su se stessa io sono in acqua la barca e' su un fianco
vele in acqua un acqua rossa per fortuna rossa e dolciastra l'ho
fatto a pezzi quel figlio di puttana, saranno contenti in alaska
mi ricorderano a lungo ora fra pochi minuti arriveranno gli
squali attrtti dal sangue affido
a quest iglia
la mia vita
BRUCE
di Francesco Tancini
Boschetto San Marco
06100 PERUGIA