BANCA CEREBRALE AD ALLACCIO
Racconta pacato le sue storie straordinarie di uomini noti incontrati
pel mondo, dove spostarsi non e' un problema e conoscere e' facile.
Quelle belle maniere, prive di sussiego,quella pacatezza senile da bella
epoque garbata.
Del bon ton non resta che la parodia nella reclame del whisky.
Il villaggio stenta a divenire realta' e la gente si cerca
per comunicarsi il piacere di vivere oggi e qui questa unica
possibilita' che ci e' data... ma il gergo ... le diverse storie
individuali... rendono difficile lo scambio pur cercato.
PER QUESTO PROPONGO LA CREAZIONE DI UNA BANCA CEREBRALE AD
ALLACCIO VIA CAVO.
La tecnica potrebbe essere in parte del tipo "biologica" e in
parte semplicemente "informatica".
Una parte del problema e' la connessione "hard ware"
con il personal, ma il grosso e' la creazione di un interfaccia
tra linguaggio macchina e pensiero.
Ammessa per ipotesi una soluzone ai problemi sopraitati,
la strada aperta avrebbe esiti esileranti:
una coffia o due elettrodi in testa ed in un nanosecondo
si entrerebbe nel giro.
Questo grande cervello planetario non so se immagrnarlo ascetico
e in fuga dal reale o bruciante coacervo di terrene emozioni
centuplicate dalla quantita' e dalla varieta' dei modi sperimen-
tati dai fratelli di cuffia.
Prevedeo con certezza solo la necessita' di un dispositivo
limitante....che qualcuno possa staccare la spina per evitare
l'inedia alle macchine-uomo.
Gianni Romizi
"free davanti al fuoco " Dic.88