S.O.S.
Fu nel colmo della tempesta che l'"Avventuriero del Mare"
ricevette una richiesta di soccorso in codice Morse.
"Cosa Facciamo?" chiese il marconista.
"Andiamo a prestare soccorso, naturalmente" replico' il
capitano "Da' il segnale di ricevuto".
"Bene, signore "obbedi' il giovanotto, mentre l'ufficiale
dava ordini per il cambiamento di rotta.
"Mi sembra che non ricevano" fece l'addetto alla radio,
quando il comandante gli presto' nuovamente attenzione "Forse
hanno un guasto".
"Pazienza, tanto saremo la fra non molte ore. Speriamo che
resistano fino ad allora" bofonchio' l'anziano lupo di mare.
"Maledetta tempesta".
"Stia tranquillo, si sta spostando".
"Meglio cosi'".
"Mi raccomando, se c'e' quakche novita' mi avverta
immediatamente" ordino' il capitano, uscendo.
"Non dubiti, signore".
Il mare pareva una grigia disteasa di colline crestate in
movimento, il cielo una pressa che volesse appianare.
Avvicinandosi al luogo dal quale era stato lanciato l'S.O.S. tra
le nubi si erano aperti degli squarci, dai quali piovevano delle
sciabolate di luce. Qua' e la' si intravedevano dei frammenti di
azzurro.
"Novita'?" chiese il capitano entrando nella stanza della
radio, piu' che altro per iniziare una conversazione.
"Nessuna, signore" rispose il marconista.
"Beh, comunque la zona e' questa se lo scarroccio non ha
portato la nave chissa' dove".
"IL segnale e' fortissimo signo. Sono vicini".
"Meglio cosi'".
"Capitano..." fece il giovanotto, con fare esistante, dopo un
momento di silenzio.
"Mi dica" lo incoraggio' l'ufficiale.
"Ho come l'impressione che in questo S.O.S. ci sia qualcosa
che non va".
L'ufficiale non rispose, guardando l'addetto alla radio con
fare pensieroso. Lo conosce da anni, e sapeva che non era da lui
dare voce a dubbi infondati. Del resto anch'egli si sentiva
inquieto, senza riuscire a capirne il motivo...
Incrociarono nella zona per molte ore , e finalmente
avvistarono "Il sogno dei mari". Il mare era quasi calmo. La
tolda del mercantile era deserta, la nave pareva abbandonata
anche se l'S.O.S. continuava ad essere trasmesso.
Il comandante dette ordine di accostare, gettata una
passerella si affretto' a salire su "IL sogno dei mari" seguito
dall'ufficiale in seconda, per dirigfersi verso il quadro di
comando. TRovatolo deserto i due si scambiarono un'occhiata,
andando poi verso la sala-radio .
Entrati, trovarno lo scheletro vestito di stracci che
azionava la trasmitente. Al loro ingresso volse lo sguardo come
per fissarli, smetendo di inviare la richiesta di socorso, dopo
un momento di alzo', sollevando un braccio e tentando di dire
qualcosa.
Poi, improvvisamente, si fece polvere che cadde a terra
lasciando nell'aria uno spolverio bianco.
Fuori, tra le nubi, era comparso il sole.
di Alessandro Corsi
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